Si chiama Pietro Tenuta il giovane ragazzo dietro maniacodamore.
Ha studiato all’Albe Steiner di Torino e poi da lì non si è più fermato: lavora come designer, è apprendista tatuatore ma soprattutto crea magnifiche illustrazioni.
Nei suoi disegni vedrete come le fantasie e i pensieri dell’autore invadono i protagonisti, mostrandoli attorniati dalle icone che li raccontano: trafitti dalle frecce di Cupido, legati stretti in un cuore, attraversati da boccioli in fiore. Sono immagini sognanti, tracciate da linee leggere e colori piatti, mai stucchevoli e al contrario “maniacali” nel suo alternare tra reale e immaginario.
La creatività oggi ha trovato nuovi linguaggi di espressione, l’incrocio tra un disegno a mano e poi la messa in opera su software specifici, diventa un modo per raccontare le proprie abilità con tecniche più vicine alla grafica.
Pietro ci ha raccontato come nascono i suoi lavori e con quali tecniche li realizza.
1. Cuore e Ragione ritornano spesso nei tuoi lavori, vuoi raccontarci?
Credo che siano i migliori peggiori amici di sempre, litigano, fanno baccano, ma poi si amano e fanno la pace, poi ricomincia di nuovo tutto da capo, e da questa tensione affettiva che c’è tra loro che prendo ispirazione.
2. La flora che invade i corpi, li penetra. La vegetazione è intesa come simbolo di romanticismo?
Amo la natura è tutto quello che ne fa parte, e per un romantico oramai spacciato è la componente perfetta per esprimere il mio pensiero. Amo le piante rampicanti, le rose e le margherite.
3. Quale tecnica utilizzi per disegnare e colorare?
Lavoro su ipad, uso un programma che si chiama Procreate, molto valido e professionale. A volte lavoro con delle bozze volanti su carta, altre direttamente in digitale, la fase di colorazione avviene sempre su Procreate che da la possibilità di editare successivamente le singole componenti di un colore, dalla luminosità alla saturazione. Questo programma non lavora in vettoriale ma ho la possibilità di impostarmi un file con una risoluzione molto alta. Ho trovato nel digitale la possibilità di “modificare” e “poter sbagliare”. Due componenti che amo!
4. Come avviene la fase preparatoria dell'illustrazione?
A volte lavoro direttamente in digitale utilizzando anche delle foto come referenza, altre con delle bozze preparatorie molto basiche, l’importante è che ci sia il messaggio che voglio far arrivare.
Preferisco disegnare soggetti diversi ma con temi ricorrenti.
5. Qual è il libro che più ti è stato utile nel tuo lavoro?
Credo “Aspettando Godot di Beckett”
In cui i due protagonisti, aspettano, aspettano e basta, non si sa cosa o chi; mi ci sono rivisto molto e mi è stato di aiuto per la mia continua ricerca di emozioni.
6. Dove è possibile acquistare le tue illustrazioni?
Per il momento non ho ancora uno shop on line anche se so che ne avrei bisogno, ma ci sono delle mie stampe disponibili presso la Caracool art gallery in Via Mazzini, Torino.
a cura di Serena Ciarcià
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