I GIOIELLI CONTEMPORANEI DI VERONICA MERUZZI

Non so perché il tempo scivola così veloce quando mi fermo a guardare i gioielli contemporanei di Veronica Meruzzi.

E sono sicura che ognuno di voi, a ben guardarli, a ben rifletterci, ci vedrebbe qualcosa di suo.

 

Occhi e labbra sono la trasposizione di una superficie per sua natura carica di espressione e, come il calco di qualcosa da sostituire, come una maschera da sovrapporre a cadenza volontaria, viene qui riportata in qualità di ornamento. Veronica ha un gusto artistico ben preciso, soprattutto nella fotografia, e ci racconta del suo gradimento per il grottesco. Eppure plasma immagini estremamente intimi e personali con grande raffinatezza.

 

La sua è una ricerca atemporale, costante e riesce a scovare materiali insoliti, lo vedrete nel corso dell’intervista.

Le sue opere sono state in mostra alla Venice Design Week in un progetto promosso fra gli altri anche dall’Associazione Gioiello Contemporaneo, è stata selezionata al Premio Nocivelli per la promozione dell’arte contemporanea; ha partecipato ad Author, international contemporary jewelry fair a Bucarest e ad Homi fair Milano.

 

Sembra che Veronica abbia insomma le idee molto chiare.

Le abbiamo fatto qualche domanda.

 

 

1.  Gioielli dal forte richiamo surrealista, com'è nata l'idea?

Più che un’idea è stato un percorso. Sono entrata nel mondo della gioielleria contemporanea quasi per gioco circa 4/5 anni fa. Inizialmente affrontando qualche corso base e gradualmente mi sono resa conto che la gioielleria tradizionale non faceva per me, avevo bisogno di potermi esprime diversamente e credo che questo mi abbia spinto a spostare i miei limiti sempre più in là.

 

2. Quali materiali hai utilizzato?

I materiali dipendono molto dal progetto che decido di realizzare e possono variare dai più classici come argento, bronzo, alluminio, pietre preziose o minerali a materiali più contemporanei come resine, polimeri plastici, scarti di lavorazione o componenti elettroniche. Non ci sono limiti di applicazione nella gioielleria contemporanea e la cosa permette di spaziare e sperimentare molto.

 

3. Quanto c'è di artistico e quanto di commerciale nel gioiello contemporaneo?

Credo che la base del gioiello contemporaneo sia quasi prettamente artistica, in alcuni casi a discapito della portabilità. Questo non significa che il gioiello contemporaneo non possa essere commerciale, anzi, l’attenzione sempre maggiore per questo tipo di prodotto inizia a spingere molti artisti a creare soluzioni e pezzi più prêt-à-porter senza sacrificare l’originalità e l’innovazione.

 

4. Come sei solita affrontare il momento di ricerca che precede l'ideazione di un nuovo gioiello?

Non ho un percorso di studi artistici alle spalle ma sono una persona piena di interessi pertanto mi lascio ispirare dal mondo che ho attorno e nella maggior parte dei casi le idee arrivano all’improvviso. L’idea però è solo il punto di partenza, è importante investire nella progettazione prima di affrontare il lavoro vero e proprio. Quello che mi aiuta in questa fase è prendere appunti, disegnare e fare delle prove. Spesso un pezzo è frutto di settimane o anche mesi di lavoro e fallimenti.

 

5. Una delle tue ultime creazioni è Cheielle Clouds. Raccontaci di cosa si tratta.

E’ stato un anello molto divertente da realizzare, come dicevo le idee per i pezzi spesso mi balenano nella mente senza quasi che me ne accorga e questo ne è un esempio. Durante una fiera mi sono imbattuta in questo particolare tipo di calcedonio, è un minerale davvero particolare, un agglomerato di piccole palline che si raggruppano le une sulle altre. La superficie ha una texture ruvida che se esposta alla luce crea un effetto ottico molto simile a quello della ciniglia. La pietra era così particolare che ho deciso di valorizzarla creando un castone che richiamasse la stessa struttura del calcedonio e il nome poi è venuto da sé!

 

6. Quali sono i canali che più utilizzi online e da cui riesci a trarne beneficio?

A livello di visibilità credo sia Instagram, è un portale internazionale utilizzato sia da artisti che da gallerie e fiere del settore.

 

7. Chi è l'artista o il movimento artistico che ritieni essere un punto di riferimento?

E’ una domanda molto difficile, ho una moltitudine di artisti e movimenti che apprezzo e da cui traggo ispirazione, e vanno da fotografi come Witkin, Woodman, Goldin, Daido a movimento artistici anche molto lontani tra loro come jugendstil, pop art e surrealismo. Ho sempre avuto una forte fascinazione per il grottesco e credo che questo sia quello che mi spinge a fare pezzi così particolari, il trovare il bello nel brutto.

 

8. É indispensabile secondo te avere delle basi di oreficeria?

Assolutamente si, direi che è essenziale. Avere delle buone basi ti permettere di lavorare con sicurezza e affrontare anche le sfide più difficili. Non è semplice per gli artisti che decidono di affrontare questo tipo di percorso ma ho avuto la fortuna di frequentare degli ottimi corsi presso l’Abaco scuola orafa di Verona, in un ambiente dove sono riuscita ad esprimere appieno il mio potenziale.

 

9. Quale libro ti è stato utile nel tuo percorso?

Come si sente spesso dire ho principalmente imparato il mestiere "a banco" ma ci sono molti testi che trattano di tecniche di oreficeria e quelli che credo non possano mancare sono i seguenti:

Alcuni manuali sono molto tecnici e sono convinta sia essenziale abbinare un corso pratico a queste letture che magari possono non essere del tutto immediate o comprensibili soprattutto per chi decide di avvicinarsi a questo settore senza avere esperienze pregresse. E' molto importante trovare un maestro che riesca a capire e guidare le tue aspirazioni artistiche. L'oreficeria, inoltre, è piena di svariate tecniche di lavorazione, alcune molto antiche ma che stanno rinascendo per trovare nuove applicazioni nella gioielleria contemporanea, un esempio sono gli smalti e ho trovato questo libro molto utile e di facile comprensione: The Art of Enameling : Techniques, Projects, Inspiration by Linda Darty (Ed. Paperback).

10. Dove è possibile acquistare un tuo gioiello?

Contattandomi tramite i social! Al momento non ho un vero canale di vendita, mi sto concentrando più sulla ricerca e realizzazione dei gioielli che sulla parte commerciale.

 

a cura di Serena Ciarcià




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