Anima mediterranea in terra di moda. Le linee barocche diventano fluide e morbide donando un nuovo concetto di contemporaneità ai capi presentati per la nuova stagione. Attenta ricerca di materiali eccellenti, studio stilistico di nuovi volumi in grado di valorizzare la silhouette femminile, ottime doti sartoriali e un impareggiabile passione. Queste sono le caratteristiche che contraddistinguono le collezioni di Tiziana Alemanni, fashion designer di indubbia professionalità, oggi in un’intervista esclusiva per GLI ARTIGIANAUTI.
Eco-sostenibilità è il concetto che tiene viva la tua ultima creazione presentata alla Mostra Convegno Internazionale “Terra Futura” dal 20 al 22 Maggio 2011 presso La Fortezza da Basso in Firenze. Come è nato il progetto?
Eco sostenibilità,
qualità manifatturiera, stile ed eleganza, sono valori che contraddistinguono il marchio che porta il mio nome. Terra Futura, in quanto Mostra Convegno che sostiene e divulga queste sensibilità,
è l'opportunità per dare visibilità al mio brand. Quest'anno, ospite di Legambiente, ho presentato il mio primo abito da sposa, con tessuto in fibra di canapa, greggia e in versione tinta con
tinture naturali. Questo per far comprendere che la sostenibilità non esclude, a mio parere, altre caratteristiche del fashion system.
Il tuo Atelier a Figline Valdarno è contraddistinto da un ufficio stile che predilige un’attenta ricerca di materiali e volumi del tutto inediti. Vuoi raccontarci i processi stilistici di una tua collezione?
Le collezioni pongono al centro la donna ed i suoi bisogni. Sono un’osservatrice attenta e cerco di trovare un equilibrio tra il Bisogno del vestire, che ha in sé la rivelazione della propria individualità e il Bisogno di sentirsi a proprio agio in qualsiasi circostanza quotidiana che una donna contemporanea sostiene.
Responsabilità nel dare un senso sociale ai capi da te concepiti e realizzati. In che modo riesci a coniugare le due cose?
È molto difficile coniugare, ma fondamentale per me dare un senso sociale ed etico al mio lavoro.
So che riesco a trasferire qualcosa ai miei capi, questo è avvertito, e quando sono io ad occuparmi della vendita, cerco di comunicare i miei valori.
La tua professione nasce in Sicilia, la tua terra d’origine, dove ti sei occupata di maglieria e in cui hai avuto modo di apprendere le tecniche sartoriali. Perché hai scelto la Toscana per proseguire il tuo cammino nella moda?
Sentivo il bisogno di stare dentro le
cose che accadono, stiamo vivendo una fase epocale di cambiamento e rinnovamento ed è necessario essere oculati e cogliere quel che di positivo questo comporta.
La Sicilia rimane il mio inizio, ma come tutte le cose in evoluzione, ho avuto bisogno di cercare stimoli nuovi. Dunque in questa fase, nonostante continui a seguire i miei clienti in Sicilia
dove sono presente la quarta settimana del mese, la mia attenzione adesso è concentrata a Firenze.
Ritengo che la Toscana sia affine alla mia personalità, in quanto mantiene ancora un legame con l'artigianalità, sostenibilità.
Le tue collezioni sono spesso composte da capi limited edition e mai industriali. Abilità sartoriale, gusto negli accostamenti di fibre e cromie, capi su misura. In un mondo fatto di macchine, capi realizzati in grande scala, meccanizzazione del lavoro, tu hai scelto invece di affidarti alle preziose metodologie artigianali della tessitura, alla pazienza che porta, cucitura dopo cucitura, alla realizzazione di un’intera collezione. Questo denota grande passione per il proprio mestiere. Cosa ti spinge a lavorare artigianalmente su capi su misura?
La passione e credere molto in quel
che faccio.
Realizzare dei capi su misura è molto intenso, l'aspetto emotivo mi prende molta energia, ma è molto gratificante per me saper leggere e tramutare in abito.
In che modo hai organizzato la distribuzione delle tue collezioni?
Dove possiamo trovarle?
Trattandosi di capi unici, è difficile
trovare dei luoghi che condividano il tuo concept. Ad oggi la collezione è in vendita presso FLO concept Store solidale, Lungarno Corsini 30/34 r a Firenze e direttamente in Atelier, Piazza
Angiolo Pierallini, 4 Figline Valdarno- Firenze
A cura di Serena Ciarcià
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