DESIGNER & MOSAICI GIOIELLI

 

Sculture da indossare nate dal connubio fra riciclo e mosaico artistico. Intrecci di soffici fibre naturali si avvinghiano ad accessori realizzati con micro tasselli di mosaico artigianale; il contrasto fra le leggere venature della materia e il rigore degli intagli donano valore aggiunto alle collezioni ideate da Giorgia Palombi. Eco Lab sposa la sensibilità del riciclo e del rispetto all’ambiente per coniugare ad essa l’arte della ceramica Raku, del mosaico e della scultura di cui sono maestri i soci fondatori del laboratorio Designer&Mosaici. Abbiamo incontrato Giorgia per una esclusiva intervista in cui ci ha svelato il fascino e i segreti del suo laboratorio.

 

Eco Lab: progetto dedicato al riciclo, al mosaico nel contesto bijoux. Come è nato il progetto?

ECO LAB nasce dal desiderio di riutilizzare materiale o oggetti dandogli una nuova vita e una nuova identità. Sono sempre stata un'accumulatrice di ogni genere e sorta di oggetto credendo che prima o poi mi sarebbe tornata utile...in buona percentuale è stato così. Si sente parlare molto di recupero e riciclo di materiali, di come nel nostro piccolo possiamo aiutare il pianeta terra a non collassare, anche se impegnativo ogni persona può fare qualcosa.

ECO LAB si sta impegnando per questo! La linea si preoccupa e si impegna ad offrire un prodotto che sia quanto più possibile eco-compatibile o che almeno non vada ad incidere sull'aumento di rifiuti da smaltire.

 

Sono cresciuta giocando in mezzo alla natura con quello che trovavo in terra, sono stata per venti anni una scout e si sa, quando parti per un campo scout quello che ti porti dietro e quello che avrai a disposizione è sempre molto poco, quindi l'unica cosa che ti rimane da fare è spaziare con la fantasia e crearti da giocare con quello che trovi. Quello che cerco di fare è prendere qualcosa che altrimenti andrebbe buttato e riproporlo sotto nuova veste. Il valore delle mie collezioni non è nel pregio del materiale: la carta è carta e non sarà mai oro.

Il valore di Eco_Lab è quello del RISPETTO per il nostro pianeta, per la nostra città o per il quartiere in cui viviamo, siamo noi i protagonisti e se pensiamo che siano sempre gli altri a dover iniziare a muoversi per cambiare le cose, la risposta viene da se. Il mio lavoro mi porta a produrre molti scarti di marmi, per anni gli ho sempre messi da parte pensando che un giorno mi sarebbero serviti e finalmente un giorno gli ho trovato una nuova destinazione nel campo del bijoux.

 

 

Il tuo laboratorio Designer&Mosaici realizza pezzi unici in manifattura artigianale. Ci racconti gli scenari del “dietro le quinte”?

 

Il laboratorio è lo spazio delle idee, siamo in tre e ci occupiamo di tre campi differenti: mosaico, scultura e ceramica Raku. Ognuno di noi è collaboratore dell’altro, cerchiamo di scambiarci opinioni di mescolare le varie arti e di tirarne fuori qualcosa di speciale e unico. Dei tre sono io la più curiosa, quella che ama mischiare materiali e tecniche differenti e devo dire che i miei compagni di avventure sono più che disposti a seguirmi.

 

Dopo 5 anni siamo diventati una famiglia e, come tutte le famiglie che si rispettino, litighiamo e poi facciamo la pace, ma se non ci fossero questi momenti probabilmente non ci verrebbero molte idee strampalate. Anche i corsisti ormai fanno parte di noi, sono parte attiva e propositiva nella produzione di idee. Noi le idee le prendiamo tutte, quelle buone ma anche quelle cattive (che potrebbero essere di spunto per farne nascere di buone).

 

 

 

Cosa ti ha spinto a creare corsi di mosaico?

 

Il mosaico è un arte ancora poco conosciuta, intendo nel profondo. Generalmente quando parlo del mio lavoro la prima risposta che mi danno è ”ah…si…quello che si fa con tanti pezzetti colorati! Ma li colori tutti uno per uno?” Io sorrido e ormai non me la prendo neanche più; è normale fare queste domande quando non conosciamo qualcosa!! Probabilmente se dovessi parlare con un meccanico farei le stesse domande assurde e otterrei di risposta lo stesso sorriso!

 

 

Il mosaico è qualcosa di più: è passione, è ricerca. Quello che realmente mi interessa è far conoscere l'arte del mosaico ed il lavoro che c'è dietro. Le infinite sfaccettature che ti offre la lavorazione delle tessere, rende questo lavoro sempre diverso ed emozionante. Pensa ad una singola tessera e pensa a quanto è racchiuso in essa: la sua forma, la sua dimensione, il suo spessore, il suo colore, le diverse venature di ogni singolo marmo, la distanza fra le tessere, il colore della malta, l'inclinazione delle tessere.

 

In un intero mosaico, una singola tessera può fare la differenza! E qui torniamo alla domanda perché un corso di mosaico: perché per amare qualcosa la devi conoscere e per conoscere il mosaico oltre a raccontarlo ho pensato di farlo vivere e toccare ad ognuno con le proprie mani.

 

 

Da poco tempo i tuoi corsi sono disponibili anche online per chi ha voglia di imparare l’arte del mosaico ma non ha modo di seguire i corsi personalmente. Come è nata l’idea?

 

Siamo sempre presi da mille impegni che il tempo che realmente riusciamo a dedicare a noi stessi si riduce a poche ore giornaliere o addirittura settimanali. Mi è capitato personalmente di voler seguire un corso ma di non avere il tempo per poterlo frequentare perché gli impegni e gli orari non combaciavano con esso e perché magari troppo lontano da casa.

 

La mia soluzione al problema è stato trovarlo si internet, online, un corso da poter seguire comodamente da casa e quando volevo. Questo è stato l’input per poter fare la stessa cosa per gli altri mettendo a disposizione le mie conoscenze. I miei corsi non danno solo la possibilità alle persone di poterlo frequentare quando vogliono, ma di poter risparmiare anche a livello economico, infatti i costi si abbattono notevolmente: si elimina il costo per gli spostamenti (che deve fare il corsista), si elimina il costo del materiale, della luce e del laboratorio messo a disposizione, rendendo questi corsi accessibili a chiunque. Tutto questo rientra nella filosofia e nell’etica del laboratorio dove si cerca di abbattere il più possibile i consumi e l’impatto ambientale.

 

 

 

In cosa consiste il fascino della ceramica Raku?

 

In realtà qui l’esperta non sono io ma la mia socia Zlata, è lei la ceramista Raku io posso essere solo la portavoce di quello che mi è stato trasmesso da lei.

 

RAKU vuol dire ”gioire il giorno”, vivere in armonia con le cose e con gli uomini. Questa tecnica di ceramica ha origine in Giappone nel XVI secolo, nasce per realizzare le ciotole per la cerimonia del the. In tale tecnica TERRA, ACQUA e FUOCO sono i principali protagonisti con i loro valori primordiali legati all’estro dell’uomo.

 

 

Secondo la tecnica RAKU, i pezzi estratti dal forno ancora incandescente vengono immediatamente posti in recipienti metallici pieni di combustibile di vario tipo (segatura, paglia, foglie secche, etc.) e subito coperti al fine di ottenere una forte riduzione dovuta alla mancanza di ossigeno. In questo modo il pezzo posto in un ambiente chiuso (recipiente metallico) subisce una reazione chimica degli ossidi metallici presenti negli smalti e nel particolare tipo di argilla refrattaria usata, assumendo delle colorazioni particolari. Ogni oggetto risulterà unico e irripetibile nei suoi riflessi e nella sua colorazione. Il RAKU è emozionale, stimolante, imprevedibile!

 

 

Ogni volta che tiro fuori un pezzo dal fuoco la curiosità prende il sopravvento perché non so mai se quello che avevo in mente sarà poi realtà. Il fascino del Raku consiste nel fatto che il risultato supera di gran lunga l’immaginazione e le colorazioni spettacolari rendono il pezzo ancora più bello rispetto l’idea iniziale. La gioia che si prova nella scoperta è insostituibile.

 

 

Ti sei occupata per molto tempo di restauro e nel 2000 hai lavorato al restauro della Cordonata, del Campidoglio e del Palazzo Braschi in Roma. E’ nata qui la tua passione per il mosaico?

 

In realtà la mia carriera da restauratrice è nata e morta nel giro di dodici mesi. Dopo un anno di cantieri mi sono fermata a riflettere sul fatto che passare una vita a ridar vita a opere non fosse abbastanza creativo per me e quindi mi sono buttata a fare il primo corso regionale capitatomi sotto gli occhi : il corso di mosaico. Non è stata proprio una scelta, era effettivamente l’unico corso che riguardasse l’arte che avessi trovato al momento. Alla fine del corso grazie al mio maestro Carlo Meloni ho iniziato a lavorare per la ditta Domus Dei nel settore mosaico. Cinque anni di collaborazioni con loro mi hanno portata ad aprire un mio laboratorio insieme ad altri due compagni di avventure : uno scultore e una ceramista raku. La bellezza di tutto ciò è che ognuno di noi impara e prende spunti molto interessanti dall'altro verso una continua crescita e una continua sperimentazione, ma la cosa che ci accomuna di più è la gioia e il divertimento che proviamo quando lavoriamo.

 

 

 

Progetti in cantiere?

 

RICERCA. Potrebbe sembrare una risposta un po’ troppo generica ma in realtà non lo è. Per poter ricercare si ha bisogno di conoscere e prendere spunti ovunque, in qualsiasi campo, che non riguardi solo quello artistico. Questo si può fare solo unendo le menti, e il mio progetto in cantiere è quello di trovare uno spazio dove queste menti si possano mettere a confronto e crescere insieme, insomma una FACTORY, dove non ci sia solo l’arte come protagonista, dove persone provenienti da ambienti diversi abbiano qualcosa da comunicare e far conoscere.

 

 

A cura di Serena Ciarcià


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