L’attenzione per l’ambiente è diventata ormai il leit motif per numerosi brand che fondano la loro attività creativa nel riciclo e basta guardarsi intorno per scoprire capaci makers che realizzano intere collezioni di oggetti facendo uso di materiale di scarto. C’è chi impiega principalmente materiali di riciclo e recupero lavorati secondo criteri di eco-compatibilità nella volontà di ridurre il più possibile l'impatto sull’ambiente; chi crea accessori moda utilizzando le camere d’aria; c’è poi chi letteralmente trasforma la carta in arredo e sedute. E nel caos generico di un popolo che si adopera a riciclare, la verità è che solo un numero ristretto di creativi è in grado di tradurre concetti e messaggi precisi tramite il riciclo; in pochi riescono davvero a sorprendere e a dare valore (artistico e funzionale) all’oggetto senza che questi non risulti un revival di un passato ormai perduto.
Ma il riciclo non è destinato solo ai più capaci, è infatti oggi diventato stimolo in grado di attivare le menti di tanti maker e di tanti autodidatti. E’ uno dei metodi più efficaci che abbiamo oggi di creare e inventare, di approcciarci alla manualità e di divertirci facendo attenzione a preservare il nostro Pianeta da nuovi accumuli di rifiuti.
RICICLARE significa tras-formare gli scarti in materiali ri-utilizzabili. Impiegare nuovamente. Recuperare e ri-utilizzare materiali di scarto e
di rifiuto con ingegno e creatività per dare nuova funzionalità all’oggetto. Ri-presentare qualcosa, che è già stato utilizzato, in chiave inedita.
Ri-qualificare destinando ad altra mansione. Il riciclo creativo può essere inteso sostanzialmente in due modi: “riciclato pre-consumo”, scarti di lavorazione delle materie prime e
“riciclato post-consumo”, materiali derivati dal riciclaggio dei rifiuti come il poliestere riutilizzabile all’infinito, il pile prodotto dalle bottiglie di plastica o il
jersey proveniente da una distruzione e rigenerazione di vecchi jeans.
C’è poi il RIUSO, che spesso si confonde con il Riciclo e che invece rappresenta un movimento ben diverso.
Il suo teorema principe è: ciò che non serve più a te, può servire a qualcun altro e ciò che non serve più agli altri, può servire a te. Il riuso è la volontà di entrare in una società equa, partecipata ed ecologicamente sostenibile (senza confonderla con una non desiderata contrazione economica). T-shirt passate di moda, vecchi libri, floppy disk e videocassette incompatibili con le nuove tecnologie, etc… oggetti che ormai crediamo morti possono essere riutilizzati: per occupare il tempo libero, per stimolare la fantasia, ma soprattutto, per non inquinare e proteggere l’ambiente. La filosofia del riuso è una buona idea da adottare per chi vuole vivere in modo ecologico: riutilizzare oggetti o scambiarli. A questo proposito spopolano nel web nuove community dedicate al baratto con lo scopo di allungare la vita di oggetti e percepire il reale valore di ognuno di essi. In una società che, dopo l’industrializzazione, si è fondata principalmente sul consumismo, diventa interessante stabilire nuovi equilibri capaci di dare valore ad ogni singolo oggetto, nella loro veste di funzionalità, estetica, affetto.
Eccovi una lista di spazi online dove poter sperimentare l’uso del baratto:
Il Riciclo e il Riuso sono movimenti creativi ampiamente diffusi nei nostri giorni. Qualcuno di voi sarà dell’idea che si tratti di un trend dalla vita breve che si eclisserà con l’introduzione di una nuova tendenza, ma intanto le nuove generazioni crescono coltivando un valore importante che avevamo perso nel tempo, nei target di clientela si aggiunge una fetta di popolazione che risulta sempre più vicina al rispetto per l’ambiente e che combatte gli sprechi, e emerge una nuova classe di creativi capaci di innovare il prodotto applicando la formula: ingegno sperimentale + memoria.
A voi la chiave di lettura..
A cura di Silvia Bertolini
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Graziella Dariozzi (martedì, 16 ottobre 2012)
Condivido appieno.... tant'è che ne abbiamo fatto il valore fondamentale su cui si basa la creatività di Bobeche. Vecchi lampadari con le gocce non più utilizzati e spesso gettati via acquistano nuova vita con un restauro creativo. La "memoria" dell'oggetto resta intatta, ma la chiave di lettura è moderna e ne suggerisce l'uso in ambienti molteplici, come showroom, negozi, abitazioni... magari non in salotto ma in bagno!