ARTI.SANI AL FASHION CAMP: giovani designer inventano nuove mode INSIEME!

Il Fashion Camp 2011, appena concluso, ha riunito designer emergenti che meritano attenzione. Fra questi ho incontrato Giulia Boccafogli del collettivo ARTI SANI e ne è nata un intervista. Tramite i suoi racconti ho capito perché i giovani talenti del fashion system oggi partecipano al Fashion Camp, ho inteso chi sono i creativi che vogliono inventare la moda di domani e, cosa ancor più importante, ho percepito come delle volte i desideri di tanti individui, se uniti in un unico obiettivo, possano creare REALTA’ quotidiane e non soltanto SOGNI!!

 

Qual’è il progetto che avete mostrato al Fashion Camp di Milano?

Abbiamo deciso di presentare il nostro collettivo artistico Arti.sani: un collettivo ad aggregazione libera, composto da artisti e designer, legati da valori e obiettivi comuni. L'autoproduzione, l'unicità, l'alta qualità e l'originalità di ogni creazione sono le prerogative principali, perseguite dal gruppo. Per questo motivo potrei definire gli artisti che vi confluiscono come "artigiani della moda e del design". 

 

Com’è nato il vostro approccio all’artigianato?

Prima di tutto per passione e credo di parlare a nome di tutti quando dico per necessità. Ma la necessità è legata al bisogno di comunicare il proprio universo creativo. Ciascuno di noi ha un percorso del tutto personale. Chiara è grafica, sarta e modellista; Paola è orafa e designer; io sono un architetto che si è fatto definitivamente stregare dalla sua passione per il gioiello artistico...passione che ho da quando ho 19 anni. Ciascuna di noi ha lavorato e lavora tanto per perfezionare le proprie tecniche di lavorazione e le proprie conoscenze e questo perchè è nostro desiderio offrire un prodotto artigianale di alta qualità. Credo quindi che l'approccio sia professionale e specifico oltre che intriso di passione.

 

Avete scelto l’auto-produzione, perché?

Tutti noi crediamo che l'auto-produzione sia una scelta e non una "non alternativa". 

Attraverso il web, l'organizzazione e la partecipazione ad eventi di settore, Arti.sani mira a presentare al pubblico il lavoro di questi singoli artisti, attraverso un'armonia unica dell'expo, facendo così interagire tra di loro le singole proposte. In questo modo lo spettatore e il potenziale cliente hanno la possibilità di comprendere a pieno le dinamiche del mondo della moda indipendente e auto-prodotta. L'obiettivo è di far diventare Arti.sani una sorta di bollino di qualità in favore degli artisti che porta con sé. 

Per questo Arti.Sani ha presentato al Fashion Camp i bijoux di Le Chou Chou, gli abiti sartoriali di Pommes De Claire ed i gioielli in pelle di Giulia Boccafogli.

Com’è nata l’idea di partecipare al Fashion camp?

Il Fashion Camp nasce come evento interamente dedicato al mondo della moda e del web e ruota attorno a tutte le dinamiche di comunicazione che legano questi due settori. La nostra realtà (e in generale, quella di tutti gli artigiani della nuova generazione) basa gran parte della diffusione del proprio lavoro sull'uso di internet e di tutte le risorse che esso è in grado di offrire. Questo non solo per motivi di budget, spesso limitato per chi decide di auto-prodursi, ma anche per le infinite possibilità che ne derivano.

Abbiamo quindi deciso che era importante esserci.

 

Qual’è stata la reazione del pubblico nel conoscere voi e le vostre creazioni?

La reazione è stata molto positiva. La cosa piu' importante è stato far capire ai visitatori come l'autoproduzione per noi non sia una necessità ma una scelta. In questo modo la storia dietro le nostre creazioni ha acquistato senso e un significato piu' profondo. Questo è stato preziosissimo.

 

Giulia, hai dedicato uno studio approfondito alla sezione del monile contemporaneo presentando Gioielli in pelle suddivise in due linee: Leaves e Waves, una romantica, l’altra più urbana. Quali sono le loro caratteristiche?

Il filo conduttore che le lega è prima di tutto la scelta di utilizzare, come materiale principale, pellami made in Italy, spesso recuperati da scampoli, ritagli e rimanenze di lavorazione. Un occhio di riguardo quindi all’eco-sostenibilità e l’interesse a valorizzare una materia prima preziosa e pregiata che altrimenti sarebbe andata persa.

Un altro punto comune è sicuramente la grande ricerca cromatica. Adoro i colori. Per me sono una vera e propria terapia visiva e far parlare le mie creazioni attraverso essi mi permette di raccontare piu' storie contemporaneamente. 

Nella collezione Leaves l’ispirazione è tratta dalla natura e l'approccio è di tipo grafico:  la natura, cercata, sentita e immaginata, è interpretata in modo del tutto personale. Il tema della foglia, reinterpretata in maniera personale attraverso l’uso del colore, diventa il modo per comporre silhouettes da indossare, con richiami ai patterns giapponesi, al Kimono, ad alcuni  elementi naturali simbolicamente peculiari, come farfalle e fiori di loto,    o di  non scontata citazione come i clematis e i boccioli di sarracenia. 

Nella collezione Waves l’approccio è di tipo plastico e l’ispirazione è, di conseguenza, molto piu’ moderna e urbana, proprio come avete osservato. Linee pulite, attitudine urbana, architettonica, colori più decisi.L’attenzione si sposta sui volumi, sulle “onde” di pelle lavorata, arricchita ed impreziosita poi da bottoni d’epoca in vari materiali, spesso in jais, usati come pietre incastonate.

 

Capi sartoriali di ottima manifattura firmate Pommes De Claire. Vuoi descriverci il progetto dell’ideatrice Chiara Salvioli?

Il brand Pommes de Claire nasce dall'estro creativo di Chiara Salvioli, grafica pubblicitaria, sarta e modellista mantovana.  

Appassionata di arte, disegno e moda, fin da piccola il suo passatempo preferito era modificare gli abiti delle bambole; pochi anni dopo il diploma Chiara decide di studiare Moda; studia un marchio che rappresenti  la sua idea di stile e dà vita al brand Pommes de Claire.  

Icona del marchio è la mela, simbolo di tutti i sentimenti racchiusi nella passione creativa di Chiara.

Le linee dei suoi abiti sono pulite e lineari, lo stile ci accompagna nel passato, nonostante in ogni creazione sia presente un pizzico di moderna stravaganza che conduce la nostra immaginazione verso una “nonna moderna” e al passo coi tempi.

 

Bijoux dal gusto francese: Le Chou Chou di Annapaola Rapacciuolo. Le sue creazioni sono piccoli capolavori in miniatura. Come nascono?

Annapaola Rapacciuolo è orafa e designer. Appassionata da sempre alla tradizione miniaturistica napoletana, oltre che a quella orafa, dà vita a piccole "opere d'arte" da indossare, in tiratura limitata, dall'inconfondibile stile retrò che fa sognare donne di ogni età: ceramica, filigrane anticate, materiali vintage e di recupero, in linea con il concept di una donna la cui fragilità è solo apparente, che sa cedere ai ricordi di un tempo perduto senza perdersi in essi, ma ritrovandovi la propria storia e la propria identità.

 

Avete tratto dei benefici da questa esperienza?

Sicuramente ci siamo divertite e questo credo sia stato chiaro anche a chi è venuto a trovarci. Il beneficio maggiore è sicuramente aver constatato con gioia quanto il nostro progetto possa interessare la gente. Non solo il pubblico ma anche gli altri artisti-artigiani. Abbiamo interagito con tante persone interessate ad aderire al nostro progetto e sapere di poter contare sul loro futuro appoggio per le prossime iniziative è per noi davvero importante. Per questo ci tengo a ringraziare tutti coloro che sono venuti a trovarci!

Prossima tappa?

Ci sono tante cose da fare per dar forma a questo progetto nel modo migliore. Mentre tutte queste cose piano piano prendono forma, noi stiamo organizzando altri eventi e pianificando altre partecipazioni ad eventi specifici. Saprete presto cosa bolle in pentola e naturalmente saremmo davvero felici di potervi parlare e coinvolgere nel nostro progetto.

 

 

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Commenti: 1
  • #1

    ema (mercoledì, 15 giugno 2011 18:20)

    Ciao ho visto un pò delle foto scattate e la cosa mi è piaciuta sono un artigiana, che cerca visibilità e interazione, vorrei capire di più di questa esperienza, e cosa devo fare x partecipare ai prossimi eventi, costi info. grazie EMA


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