LA TECNICA TIFFANY. GUIDA PRATICA

Molti associano il nome TIFFANY alle famose lampade realizzate dal grande maestro LOUIS COMFORT TIFFANY nei primi del '900 e dalle quali hanno tratto spunto e ispirazione centinaia di artisti. Naturalmente la forza creativa di Tiffany non si limitava alla realizzazione di splendide lampade ma spaziava dalle grandi vetrate alla pittura, dai gioielli al mosaico. Il genio creativo del Maestro si esprimeva attraverso la sperimentazione costante di nuove tecniche raggiungendo il suo culmine nell'invenzione di un nuovo tipo di vetro chiamato "Favrile", che veniva prodotto nelle sue fornaci. Si trattava di un vetro iridescente, che presentava un'infinita gamma di sfumature grazie alle quali si potevano ottenere degli effetti realistici mai sperimentati prima se non attraverso la pittura. Grazie al lavoro incessante di Tiffany nel campo della sperimentazione, possiamo oggi utilizzare un'altra delle sue grandi intuizioni e cioè l'uso di nastri di rame (copper foil) con i quali è possibile creare pannelli decorativi come vetrate, lampade di ogni forma e oggetti di arredo.

 

COMINCIAMO!

Abbiamo già parlato diffusamente dei materiali necessari per la realizzazione di una vetrata legata a piombo (Guida: come lavorare il vetro) e ti abbiamo anche suggerito di avvicinarti alle varie tecniche di lavorazione del vetro iniziando da forme semplici. Anche in questo caso puoi metterti alla prova per iniziare una nuova esperienza davvero esaltante nel meraviglioso mondo dei vetri artistici.

Alla solita attrezzatura aggiungi i nastri di rame che trovi in diverse misure nei negozi specializzati. In base allo spessore del vetro puoi scegliere di usare il nastro più adatto che ti consentirà di bordare i singoli pezzi. Esistono nastri di 4,8mm / 5,5mm / 6,4mm e oltre.

 

 

1. IL DISEGNO e IL TAGLIO

Inizia a preparare il tuo disegno in scala 1:1 dedicando un'attenzione particolare alla scelta dei vetri.

Procedi con il taglio dei cartoni utilizzando la forbice a tre lame, come per le vetrate legate a piombo di cui abbiamo già spiegato, ma in questo caso dovrai usare la terza lama con spessore più piccolo.

 

 

2. LE IMPERFEZIONI

Dopo aver tagliato i vetri verifica quali imperfezioni ci sono nei singoli pezzi e procedi ad eliminarli con la molletta ad acqua.

I bordi dovranno essere perfettamente molati per fare in modo che il nastro di rame aderisca bene. Naturalmente prima di procedere con la nastratura dovrai pulire i vetri per eliminare le tracce di petrolio lasciate dal tagliavetro.


Se decidi di cimentarti nella realizzazione di un paralume sarà necessario preparare una sagoma in legno o in cartone; tieni presente che in alcuni negozi per belle arti potrai trovare anche delle forme in materiale plastico con le tracce di un disegno prestampato.

Ricorda di numerare i pezzi e di indicare il colore che hai deciso di usare per facilitare l'assemblaggio.

3. IL NASTRO DI RAME

Dopo aver molato e sgrassato i vetri procedi con il nastro di rame facendo attenzione nel posizionarlo sui bordi in modo da avere una buona adesione e nei pochi millimetri che andranno sui due lati del vetro cerca di fare in modo che la quantità sia la stessa per entrambi i lati. 

Per avere un'adesione perfetta, naturalmente potrai usare una stecca di legno o di plastica che ti servirà per ottenere una linea perfetta e senza increspature.

 

 

4. IL POSIZIONAMENTO

A questo punto puoi posizionare tutti i pezzi bordati di rame sul tuo disegno accostandoli uno all'altro.

Nel caso tu abbia deciso di realizzare una superficie piatta dovrai mettere sul perimetro delle aste di legno per fermare il pannello. Se invece vuoi lavorare su una forma sferica potrai fermare i vari pezzi utilizzando dei chiodini o delle puntine da disegno.

Dalla lastratura in poi cerca di non far passare troppo tempo per evitare che inizi un processo di ossidazione del rame che potrebbe compromettere la buona riuscita del lavoro (la saldature potrebbe cioè diventare più difficile).

Prima di procedere con la saldatura ricorda di procurarti una buona mascherina protettiva e di areare bene l'ambiente. Lo stagno dovrà essere di ottima qualità e avrai bisogno anche di una boccetta di acqua salda. In alternativa a quest'ultima puoi usare dell'acido oleico o della stearina.

 

 

5. LA SALDATURA E LA PULIZIA

Adesso inizia a pennellare con l'acqua salda lungo tutte le linee bordate di rame e procedi con piccoli punti di saldatura per fermare i pezzi di vetri.

Dopo aver bloccato i vari pezzi occorre riempire con la saldatura tutte le linee cercando di creare un cordolo perfetto.

 

Finita questa fase capovolgi il pannello e procedi allo stesso modo sul secondo lato. Salda bene anche il bordo esterno e una volta terminato questo passaggio procedi con la pulitura.

Esistono varie scuole di pensiero rispetto a come pulire i pannelli legati a rame, ma potrà essere utile sapere che anche acqua e sapone possono essere tranquillamente usati senza problemi.

Nel caso tu abbia usato la stearina come aggrappante (si presenta come una stecca di cera) sarà sufficiente utilizzare dei rotoloni di paglietta metallico molto fina. 

 

6. LAVORO FINITO

Bene! Abbiamo terminato la realizzazione di questa opera.

Immagino anche tu, e se adesso hai dei dubbi sul risultato sappi che "solo il lavoro incessante crea un capolavoro" come diceva Louis Comfort Tiffany. Sono certa che dopo esserti impegnato in più tentativi il tuo sarà un risultato capace di darti soddisfazioni.

 

A cura di Beatrice Morello


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Commenti: 12
  • #1

    piero (mercoledì, 05 settembre 2012 21:42)

    una vetrata di 2,20 metri per 0,80 con un disegno da 500 pezzi, si puo fare con la tecnica Tiffany o è più consigliabile montarla a piombo? Grazie se potete darmi un consiglio. Saluti Piero

  • #2

    beatrice morello (giovedì, 26 febbraio 2015 15:16)

    Piero..sicuramente hai risolto nel frattempo (vedo la data e il messaggio solo adesso...sono stata "un po assente".) Rispondo lo stesso perchè magari potrebbe essere utile anche per qualcun'altro. Su vetrate di dimensioni così grandi è preferibile usare i trafilati in piombo perchè rendono il pannello molto più stabile e resistente. La tecnica Tiffany si potrebbe usare (in questo caso) solo creando un'intelaiatura che contenga diversi pannelli . Il profilo dei vetri legati tra loro solo dal nastro di rame si presta bene per piccole dimensioni :) Spero di esserti stata utile! Beatrice Morello

  • #3

    morello beatrice (giovedì, 26 febbraio 2015 15:24)

    Piero!! Mi scuso per il ritardo clamoroso!! Rispondo lo stesso anche se sicuramente hai già trovato la soluzione :) Diciamo che potrebbe eessere utile a qualcun'altro.... Su pannelli di queste dimensioni la tecnica tiffany è decisamente sconsigliata , perchè la struttura sarebbe troppo fragile. Le vetrate legate a piombo sono più solide ed elastiche (non a caso possiamo ancora ammirare vetrate antichissime ancora oggi).

  • #4

    olga de fazio (martedì, 17 marzo 2015 19:01)

    ci sono libri completi che insegnano la tecnica tiffany.....grazie

  • #5

    Najla (giovedì, 25 giugno 2015 12:44)

    Salve, qualcuno mi sa dire dove potrei trovare libri e manuali che riguardano le vetrate artistiche?

  • #6

    Lorenzo (domenica, 20 dicembre 2015 09:24)

    Buon giorno. Mi sto interessando alla tecnica Tiffany e vorrei reperire il materiale occorrente . Abito in provincia di Venezia e cercando in rete non ho trovato rivenditori, se avete qualche suggerimento vi sarei grato

  • #7

    Alessandro (giovedì, 18 febbraio 2016 17:27)

    SALVE, mi sto interessando all arte Tiffany e vorrei realizzare una vetrata per una porta..considerando lo spessore dei vetri(4mm) che misura dovrei usare per i nastri di rame? Vi ringrazio buonasera

  • #8

    baratti Andrea (sabato, 12 novembre 2016 12:48)

    Alessandro, Buon Giorno , da oltre 20 anni insegno Scuola di Vetro Artistico a Firenze, son ben lieto di poter dare tutte le indicazioni e informazioni tecniche/pratiche a te come a chiunque lo desideri per la lavorazione del Vetro Artistico, sia a Tecnica Tiffany e altro. Non é presunzione la mia, ma solamente la passione per questo lavoro affascinante che faccio. Solo oggi "
    "girellando" sul Web ho letto questa tua richiesta, tu come chiunque altro può chiamarmi o scrivermi, e sarò ben lieto di aiutare.
    cell 333 6921 044 - WWW.aemmeopus.it - Facebook Scuola del Vetro Artistico - info@aemmeopus.it

  • #9

    Pamela (lunedì, 14 novembre 2016 20:20)

    Buonasera, avrei bisogno di un consiglio, vorrei riprendere l' attività dEl vetro tiffany, ma dato che sono passati un po di anni , mi piacerebbe sapere come usare la mola, perché non ricordo più e in fondo , non ho mai imparato bene a usarla. Grazie

  • #10

    caterina (domenica, 21 giugno 2020 21:25)

    è possibile recuperare una saldatura uscita male?

  • #11

    Rita Longo (martedì, 09 marzo 2021 11:19)

    Desidero sapere a chi posso rivolgermi per assemblare veri di lampadario Tiffany il cui scheletro sta cedendo . Grazie. Io abito a Letojanni provincia di Messina

  • #12

    marecohe@gmail.com (domenica, 18 luglio 2021 01:04)

    Come si fa a proteggere la sadatura a stagno dalla ossidazione volendolo mantenere color agento. Pensavo di dare una mano di lacca trasparente. Che ne dite? Grazie. Marta


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